Enzo Pellegrin
http://www.resistenze.org – osservatorio – italia – politica e società – 02-05-17 – n. 630
Tra le immagini dei giorni vicini al Primo Maggio, balza all’attenzione quella di Marine Le Pen, tra i sorridenti operai dello stabilimento Whirlpool di Amiens, nel nord della Francia, dipartimento della Somme, regione dell’Haute France, passata roccaforte della sinistra e del PCF.
Questa porzione geografica del paese transalpino ha già subito una drastica riduzione dei posti di lavoro in seguito a delocalizzazioni produttive motivate dalla ricerca di un minor costo per la mano d’opera. Così avviene anche per lo stabilimento Whirlpool. L’azienda non è affatto in crisi, ma sposterà l’unità produttiva in Polonia giovandosi del basso costo del lavoro del far west polacco postcomunista. A rischio sono 600 posti di lavoro.
Anche il candidato Macron, l’uomo nuovo, “né di destra né di sinistra”, ma saldamente ancorato ai potentati economici europei, si è interfacciato con gli operai di Amiens. Ha cercato di convincerli che opporsi alla società aperta e globalizzata è una battaglia di retroguardia che porta ad un’inevitabile sconfitta. (Continua a leggere su Resistenze.org).