di Enzo Pellegrin
“Nel paese della bugia,
la verità è una malattia.
Non ha vaccino, non ha cura
e neanche a metri si misura;
la verità è presagio solo di buona sorte
e ai bugiardi non rimane
che tenersi il naso lungo o le gambe corte.”
(Gianni Rodari)
Ho vissuto in un paese che, pur avendo un intero lago sul suo territorio, pativa di forniture d’acqua e praticava d’estate un pesante razionamento per insufficienza delle sue strutture.
Questo andazzo è continuato avanti fino a che mi sono trasferito a Torino per l’Università. L’acqua c’era dalle 6 alle 8 del mattino, dalle 11:30 alle 14, dalle 18 alle 21:30. Dopo nisba. Era vietato utilizzare l’acqua per bagnare l’orto o lavare l’auto. Era assolutamente vietato l’utilizzo di qualsiasi gomma o manichetta, a pena di sonore multe, se venivi sorpreso dal messo comunale. Di implementare le strutture, la Repubblica ed il Comune, per anni se ne stracatafotterono, sebbene venissero spesi un sacco di soldi per rifare nuova la Caserma dei Carabinieri. Importava allora profittare sul cemento piuttosto che in tubi od acquedotti.

Alla viglia di un nuovo razionamento, il motivo retrostante è sempre lo stesso. Non la Natura, ma i sporchi interessi di profitto. Razioneremo il Gas perchè gli Usa devono fare la guerra alla Cina, facendo la guerra alla Russia, per mezzo dell’Ucraina. Nel nostro paese di scuole ed ospedali disastrati ed insufficienti, non sono mancate vagonate di soldi per comprare le armi all’Ucraina, pagare gli insegnanti di Zelensky (che spero non in cuor loro non si facciano convincere a insegnare odio) e i medici che rimettessero in piedi i suoi soldati feriti al fronte, solo perchè potessero tornare al più presto a combattere.
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