Perché il Regno Unito, l’UE e gli Stati Uniti si coalizzano contro la Russia

Prof. James Petras

Globalresearch.ca – 21 marzo 2018
Traduzione di Enzo Pellegrin per Resistenze.org

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Introduzione
Per gran parte dell’ultimo decennio, Stati Uniti, Regno Unito e Unione europea hanno condotto una campagna per minare e rovesciare il governo russo e in particolare per estromettere il presidente Putin. Sono in gioco questioni fondamentali, compresa la possibilità reale di una guerra nucleare.
La più recente campagna propagandistica occidentale, ed una delle più virulente, è l’accusa lanciata dal regime britannico del primo ministro Theresa May. Continua a leggere “Perché il Regno Unito, l’UE e gli Stati Uniti si coalizzano contro la Russia”

I nemici dell’America: chi c’è sulla lista?

Prof. James Petras
Global Research, 24.11.2017

Traduzione di Enzo Pellegrin per Resistenze.org

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Per circa due decenni gli USA hanno tenuto una lista di nazioni nemiche da affrontare, attaccare, indebolire e rovesciare.
Lo sforzo imperialista di rovesciare i paesi nemici è stata operativa a diversi livelli di intensità, in dipendenza da due considerazioni: il livello di priorità e il grado di vulnerabilità per un’operazione di “cambio di regime”.
I criteri per qualificare un “paese nemico” e la sua posizione nella lista degli obiettivi prioritari nell’impegno degli USA per un maggior dominio globale, così come la sua vulnerabilità ad una vittoriosa operazione di cambio di regime saranno l’argomento di questo saggio. Continua a leggere “I nemici dell’America: chi c’è sulla lista?”

La Rivoluzione d’Ottobre e la sopravvivenza del capitalismo (3/4)

Prabhat Patnaik | Monthly Review, Vol. 69, n. 3
Traduzione di Enzo Pellegrin per Resistenze.org  –  Centro di Cultura e Documentazione Popolare

Luglio-agosto 2017

Prima Parte – Seconda Parte

Terza Parte

Il regime della globalizzazione

Le rivalità interimperialiste divengono attenuate nel regime della globalizzazione per un’ulteriore importante ragione, non solo per causa della soverchiante forza di una potenza imperialista, come è stato nel caso della congiuntura del dopoguerra, ma anche perché lo stesso capitale finanziario è divenuto globalizzato e pertanto si oppone ad ogni partizione del mondo in sfere di influenza di particolari potenze che possano ostacolare la sua mobilità globale.

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Mentre questo fatto dell’attenuazione delle rivalità interimperialiste è stato notato da molti, questo è stato interpretato come indice della vendetta della posizione di Karl Kautsky, che aveva visualizzato la possibilità di un “ultra imperialismo”, contro Lenin che aveva enfatizzato l’esistenza di uno stato perenne di rivalità interimperialiste. Ciò è comunque errato. Entrambi, Lenin e Kautsky, avevano in mente e davanti agli occhi un contesto di capitali finanziari nazionali, dove il capitale finanziario che occupava il centro della scena aveva base nazionale ed era aiutato dalla sua nazione. Non è questo il caso di oggi, dove il capitale è esso stesso internazionale, un’entità totalmente differente dal capitale finanziario di cui parlavano Lenin e Kautsky. L’attenuazione delle rivalità interimperialiste nell’era della globalizzazione non è causa di un “congiunto sfruttamento del mondo da parte di un capitale finanziario internazionalmente unito“, come aveva suggerito Kautsky,  ma per l’emergere di un capitale finanziario internazionale. CONTINUA A LEGGERE SU RESISTENZE.ORG

 

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