Prabhat Patnaik | Monthly Review, Vol. 69, n. 3
Traduzione di Enzo Pellegrin per Resistenze.org – Centro di Cultura e Documentazione Popolare
Luglio-agosto 2017
Terza Parte
Il regime della globalizzazione
Le rivalità interimperialiste divengono attenuate nel regime della globalizzazione per un’ulteriore importante ragione, non solo per causa della soverchiante forza di una potenza imperialista, come è stato nel caso della congiuntura del dopoguerra, ma anche perché lo stesso capitale finanziario è divenuto globalizzato e pertanto si oppone ad ogni partizione del mondo in sfere di influenza di particolari potenze che possano ostacolare la sua mobilità globale.
Mentre questo fatto dell’attenuazione delle rivalità interimperialiste è stato notato da molti, questo è stato interpretato come indice della vendetta della posizione di Karl Kautsky, che aveva visualizzato la possibilità di un “ultra imperialismo”, contro Lenin che aveva enfatizzato l’esistenza di uno stato perenne di rivalità interimperialiste. Ciò è comunque errato. Entrambi, Lenin e Kautsky, avevano in mente e davanti agli occhi un contesto di capitali finanziari nazionali, dove il capitale finanziario che occupava il centro della scena aveva base nazionale ed era aiutato dalla sua nazione. Non è questo il caso di oggi, dove il capitale è esso stesso internazionale, un’entità totalmente differente dal capitale finanziario di cui parlavano Lenin e Kautsky. L’attenuazione delle rivalità interimperialiste nell’era della globalizzazione non è causa di un “congiunto sfruttamento del mondo da parte di un capitale finanziario internazionalmente unito“, come aveva suggerito Kautsky, ma per l’emergere di un capitale finanziario internazionale. CONTINUA A LEGGERE SU RESISTENZE.ORG